Erano in quattro, a Ojo de Agua, nella Repubblica Dominicana, quattro sorelle, quattro ragazze. Belle, intelligenti, indipendenti.
Patrìa la più grande, una seconda mamma per tutte, la più religiosa, la più posata; Minerva, la ribelle, amante della lettura, fiera e indipendente; Maria Teresa la piccola di casa, ma anche lei con le idee chiare e tanta voglia di libertà; e Dedé la cui vita è cambiata per sempre quel 25 novembre di 54 anni fa.
Tutto comincia a una festa, nel 1949,a San Cristobal. Un’occasione di gioia usata per prevaricare e opprimere, perché in realtà si tratta di un evento organizzato da uno dei più feroci e spietati dittatori dell’America Latina, Rafael Trujillo, un predatore della peggior specie. In quell’occasione la famiglia Mirabal lascia la festa prima del Dittatore. Uno sgarro. Non basta la lettera di scuse pretesa da parte di don Enrique, il capofamiglia. Trujillo li fa incarcerare tutti. Vuole le scuse della fiera Minerva. Ma lei rifiuta. Grazie alle conoscenze della famiglia vengono rilasciati, ma questo è solo l’inizio delle rappresaglie che terrorizzeranno i Mirabal al pari di tanti altri nella Repubblica Dominicana.
In questo clima nasce l’esigenza di dover far qualcosa, di muoversi, perché non si può subire per sempre, è ora di farla finita, è il momento di alzare la testa e di dire la propria, di far qualcosa perché le cose possano cambiare. E la prima cosa da fare, secondo Minerva, è studiare Diritto, all’Università, contro il volere di tutti, anche contro quello di mamma, che conosce la sua bambina dalla testa calda. Maria Teresa la seguirà, all’Università, diventando Agronoma.
Si sposano, nel frattempo, le quattro sorelle. Ma la loro vita non è serena, continuano a lottare, con i loro mariti, fino alla costituzione del Movimento del 14 giugno nel 1960.
Eccole le Mariposas, le Farfalle, questo il nome in codice che usano le ragazze nel loro scontro con il regime Trujillista.
Solo Dedé non prende parte attiva al Movimento.
La sua esistenza, però, si paralizza il 25 novembre di quello stesso anno. Trujillo ha scoperto il Movimento, ha più volte incarcerato le Farfalle, nel vano tentativo di soffocare quel moto che ormai ha già travolto le coscienze e che richiede a pieni polmoni la caduta del brutale Dittatore.
Quel 25 novembre Minerva e Maria Teresa stanno affrontando un viaggio per andare a trovare Manolo e Leandro, i loro mariti, incarcerati a “La 40” un carcere tristemente noto per le torture. Patria è con loro, non le vuole lasciare sole, anche se suo marito è in altro carcere, anche se la mamma si oppone perché ha uno strano sentore.
E aveva ragione, la mamma. Durante il tragitto le tre sorelle vengono attirate fuori dalla macchina. E’ un’imboscata. Non hanno scampo. Moriranno sotto i colpi delle bastonate, picchiate e torturate.
Ma le Farfalle volano ancora. Il Paese è indignato, le coscienze si sono svegliate dal letargo, neanche la censura può far tacere la rivolta, il Dittatore deve cadere. E cadrà, assassinato, l’anno successivo.
L’ultima Farfalla, Dedé è venuta a mancare il primo febbraio di quest’anno, ma quel che è rimasto della sua esistenza da quel fatidico giorno in poi è stato per sempre segnato dal lutto, dalla mancanza di ben tre sorelle, ma anche dal peso di quella morte atroce che le ha portate via ai loro figli e a lei, l’unica che non le aveva seguite attivamente nella loro causa.
Un’esperienza che avrebbe potuto annientarla, come superarla? Ma lei, un’eroina al pari delle sorelle, ha trovato un senso al fatto di essere sopravvissuta e attivamente ha esorcizzato il rimorso diventando la custode della memoria, colei che ha portato avanti al pari delle sorelle la lotta per i diritti civili, e lo ha fatto crescendo i loro figli, preservando i luoghi e i ricordi, consegnando al mondo la storia delle sorelle Mirabal, sostenendo la lotta alla violenza contro le donne.
Il 25 novembre è la data scelta nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Perché le Farfalle volano ancora, perché ogni donna è una farfalla e nessuno ha il diritto di tagliarle le ali.
Author: Valentina Malacalza
Testi sulle sorelle Mirabal: “Il tempo delle farfalle” di Julia Alvarez, Giunti editore e “Vivas in su jardin” di Dedé Mirabal, Spanish Edition.
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